Hatchidenti
Siamo nel tardo 2022 e autodesk invece di sistemare i bachi e le preistoricità del software negli aggiornamenti inventa gadget di dubbia utilità: piuttosto che sistemare disatri come gli hatch o le multiline si inventano un simpatico servizio di cloud per cui se hai un tablet quantistico forse riuscirai a vedere un disegno online. Tuttomoltobello, ma ancora oggi creare hatch è una pratica metafisica.
Quanti di voi hanno provato a crearsi un proprio hatch?
Qui potete farvi due risate sul modo in cui sono definiti e seguendo le istruzioni potrete provare a crearne di vostri About Custom Hatch Patterns and Hatch Pattern Definitions. È la guida della versione 2003 e non credo che sia cambiato molto negli ultimi vent'anni. È evidente che che si tratta della creazione della mente malata di un programmatore che non è mai stato messo a parte di quello che il suo lavoro sarebbe servito a fare, evidente frutto di un project manager di quelli che tende a sbriciolare le competenze in maniera che la mano destra non sappia mai e poi mai cosa sta facendo la mano sinistra.
Ma il guaio più grosso è che siano stati fatti così pochi miglioramenti negli algoritmi di individuazione dell'area da riempire: ogni volta che il disegno è un pelino complicato è un mal di testa e una perdita di tempo spaventosa tentare di mettere gli hatch. Ci si chiede perché il riempimento non possa essere un attributo della polilinea come nei programmi di grafica vettoriale, dai più prestigiosi (Illustrator) a quelli open source (Inkscape), ma debba essere un oggetto a sè stante, da creare con tempo e sudore. E farei considerazioni simili anche sulla usabilità delle spline del cad contro le bezier dei software d'illustrazione (ottimamente gestite da Rhinoceros 3D per non limitarmi alle illustrazioni).
Altra nota rogna è la scala: quando non compare nulla e bisogna andare a tentoni usando scale elevatissime o ridottissime finchè, bontà sua, finalmente compare qualche segno.
Mettiamoci 'na pezza
Eh, beh, vediamo come circoscrivere i bug.
Quanto andiamo a fare hatch di aree complesse anzitutto spegnamo tutti i layer non funzionali allo scopo, ad esempio se sto riempiendo murature spengo arredi e sanitari, tanto perchè il cad abbia meno oggetti da analizzare per individuare il maledetto perimetro (boundary). Possiamo anche scegliere un'opzione per selezionare il suddetto boundary, cliccando una serie di oggetti, includendone anche qualcuno di troppo che poi l'algoritmo sperabilmente scarterà.
Cliccare a cavolo gli spazi che vogliamo riempire, quando sono attivi un sacco di layer che potrebbero essere spenti, come quelli dei testi, se pure va a buon fine, creando l'hatch sulla superficie attesa, spesso crea hatch dal boundary estremamente complesso, che credo che siano pesanti e, sicuramente, difficli da manutenera: basta selezionarlo e vedere quante maniglie e confini abbia.
Consigliucci, per quel che valgono:
Prima di mettersi a fare le complesse polilinee per un hatch sicuro,
- verificare che non ci siano doppie linee sovrapposte (overkill);
- cercare di circoscrivere gli oggetti da utilizzare per il perimetro;
- è possibile, successivamente, eliminare qualche "isola" (sagoma interna);
- è possibile creare una polilinea del bordo dell'hatch mal riuscito, editare questa, e ricreare l'hatch corretto;
- è possible separare hatch creati cliccando in diverse sagome;
- se non ha le "maniglie" (grip) si vede che è associativo, strettamente collegato alla geometria da cui è stato creato, si può disassociare ed editare a maniglie, o ad esempio trimmare con altre sagome.
- da riga di comando, è possibile tracciare un contorno di hatch arbitrario, senza creargli prima una sagoma -HATCH.
Come di consueto vi invito a studiare le opzioni (valide sia durante la creazione che durante la modifica) di un hatch
Al di là delle ovvie proprietà geometriche a sinistra, studiate le opzioni:
Boundaries
tutto ciò che riguarda il perimetro di riferimento, si può:
- cliccare in uno spazio
- selezionare degli oggetti
- rimuoverne
- ricreare la polilinea da un hatch
- visualizzare cosa si è selezionato.
Options
mi sembrano piuttosto auto-esplicative, come il comodo Draw order -> send to back, ma lasciate che vi segnali:
- associative: il retino rimarrà agganciato agli elementi con cui è stato creato: se allungo un lato della polilinea quello mi seguirà;
- annotative: viene scalato in base alla viewport, quindi stessa bella spaziatura sia nella pianta al 100 che nel dettaglio al 20 sulla stessa tavola (come per testi, blocchi e quote annotative - guardaunpo').
C'è anche un comodo copia proprietà per prendere a modello un hatch esistente.
Islands
le immagini parlano da sole. Però guardatele.
Boundary…
Si può decidere di conservare le polilinee o regioni individuate, ma soprattutto con il boundary set si può fare un'ampia selezione tra cui l'algoritmo andrà a cercare il perimetro (ne parlavo più sopra), quindi una selezione grossolana, ma limitata alle parti significative. Questo può aiutare veramente molto in contesti complicati, consentendo di escludere fin da subito elementi che affaticherebbero la ricerca del boundary, anche solo perch?é completamente esterni, o perché si tratta di blocchi che non sono da tenere in considerazione, o testi e così via.
Gap tolerance
Per quei caddisti che non chiudono bene le linee, e lasciano spazi (tenetemeli lontani), si può provare a dire di tollerare certe aperture nel perimetro.
Menù contestuale
Come sempre, vi invito anche a controllare tutte le opzioni a disposizione nel menù contestuale da aprire con click destro su un hatch selezionato.
Ma lavorando con gli hatch, la cosa migliore, avendo fede, rimane pregare.